BREVI DA BASSO - Lava Jato: corrotto dai magistrati e corruttore dei propri dirigenti per incastrare Lula
La sconcertante vicenda sulla false accuse all'ex presidente Lula costruite ad arte dai magistrati capitanati da Sergio Moro, oggi ministro della giustizia, rivelate grazie alle intercettazioni del portale di inchieste Intercept, aggiunge un'altro tassello, quello relativo all'imprenditore testimone fasullo, che cambia versione ogni pié sospinto, e poi si scopre di aver corrotto i propri dirigenti per avere una unica versione dei fatti...
Le tante versioni di Léo Pinheiro, accusatore ad arte di
Lula
Léo Pinheiro,
l’imprenditore a capo dell’impresa OAS, coinvolto nell’inchiesta Lava Jato,
funzionale a costruire prove false contro Lula, per farlo arrestare, invia una
lettera al giornale Folha de S.Paulo, per spiegare che il suo intento era
quello di denunciare Lula, senza avere subito nessuna pressione da Sergio Moro.
Questa è l’ultima versione
delle sue dichiarazioni che poco tempo fa hanno avuto un effetto contrario,
poiché l’imprenditore aveva dichiarato di aver denunciato Lula in seguito ad un
accordo con i magistrati, per alleggerire la sua situazione.
I messaggi diffusi dal
sito Intercept, in collaborazione
con Folha de S. Paulo, indicano
invece che Léo Pinheiro ha guadagnato credibilità solo dopo aver cambiato più
volte la sua versione sul triplex di Guaruja nell’ambito dell’inchiesta di Lava
Jato, che la società ha affermato di aver dato a Lula.
FONTE: Folha de S. Paulo
Caso Lava Jato: i giudici corrompono Léo Pinheiro e
lui corrompe i suoi dirigenti
A differenza dell’ultima
dichiarazione del presidente dell’impresa di costruzioni OAS, Léo Pinheiro, l’uomo
oltre a farsi corrompere dai magistrati per inventare le false accuse contro
Lula, ha a sua volta corrotto i propri dirigenti, con 6 milioni di reais per garantirsi delle
testimonianze che non contrastavano il suo accordo con gli inquirenti.
La
denuncia proviene dalle dichiarazioni rese da un ex direttore amministrativo dell’azienda
incriminata, Adriano Quadros de Andrade, il quale ha affermato di aver
rifiutato il ricatto e per questo ha subito un licenziamento in tronco.
FONTE:
Revista Forum
Lava Jato: Glenn Greenwald, direttore di
Intercept, invitato a testimoniare al Senato
"Il materiale presentato è di
grande preoccupazione per quanto riguarda la possibile conduzione e
l'interferenza personale di giudici e pubblici ministeri, che vanno contro il
principio di imparzialità".
E’
questa la motivazione della Commissione del Senato federale, redatta dal
senatore Randolfe Rodrigues (Rede-AP), che chiede di poter sentire il
giornalista Glenn Greenwald, direttore di The Intercept, a proposito delle
conversazioni tra i pubblici ministeri e l'ex giudice federale Sérgio Moro, che
sono stati divulgati dalle inchieste del portale giornalistico.
La
visita del giornalista è volontaria e non ha ancora confermato la sua presenza. Ma
in seguito alle intimidazioni del ministro Moro, circa dei controlli sui conti
del giornale che dirige, si presume che il giornalista non manchi ad un nuovo
affondo nei confronti del sistema corruttivo della magistratura brasiliana.
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