IL GIORNO DELLA MEMORIA CORTA, IN UN'EUROPA DOVE SI CONSUMA UN NUOVO OLOCAUSTO


RADIO CENTO MONDI NEWS VALUES
 
By Marco Marano
 


"Praticamente tutto è accettabile – tortura, brutalità, un grande dispendio di fondi pubblici – fintantoché lo si fa nel nome della sicurezza pubblica". Queste parole dell'attivista afro-americana Angela Davis, sembrano fotografare ciò che oggi avviene in Europa... Oggi che si festeggia il giorno della memoria, per ricordare la Shoah. Oggi che un nuovo olocausto si sta consumando nel Mediterraneo. Oggi che nei campi di battaglia del Medio Oriente, Siria, Iraq, Yemen, Turchia donne, uomini, bambini vengono massacrati dagli eserciti o dalle bombe a grappolo, coinvolgendo in questo delirio bellico anche gli ospedali di Medici Senza Frontiere.


Di fronte a tutto questo l'Europa, che inorridisce ricordando la sua storia passata, si prepara a chiudere le frontiere ai rifugiati che fuggono dal nuovo olocausto, legittimando dittatori e autocrati, Orban in Ungheria, Erdogan in Turchia, per bloccare l'accesso alla libertà e alla vita, attraverso muri di filo spinato e zone cuscinetto per fermare gli esodi. "Non possiamo accoglierli tutti!", E' la frase d'uso comune che definisce la mission europea. Così mentre le donne che affrontano il viaggio migratorio dalle zone di morte, vengono stuprate dai trafficanti e dai poliziotti di varie nazioni, come segnala Amnesty International, la vicenda di Colonia diventa una chiave di lettura nella difesa delle frontiere.

I rifugiati che scappano dagli orrori delle guerre, fomentate dalle armi che i paesi europei esportano, si trasformano in fantasmi da scacciare, per rassicurare pezzi di opinione pubblica, perché "l'invasione" rischia di cambiare l'antropologia delle società. Ma sono le stesse società, le stesse nazioni che citando Auschwitz, Buchenwald, Mauthausen, pongono l'accento sulla necessità di ricordare, soprattutto per le nuove generazioni, affinché non si ripeta più... Intanto quei luoghi dell'orrore erano stati concepiti da uomini in carne ed ossa, uomini della morte, che decisero di dividere la società contro una presunta minaccia interna: “E' quel terrificante LORO che dà la falsa impressione che ci sia un NOI da difendere...” Scriveva qualche tempo fa la giornalista inglese Laurie Penny.


 
Oggi non siamo di fronte a sei milioni di persone sterminate, ma solo a migliaia e migliaia, 3700 in mare solo nel 2015. Forse è per questo che il NOI da difendere può legittimare il nuovo genocidio...? L'olocausto di oggi ha numeri più ridotti ma è comunque prodotto da uomini di morte. Ma se festeggiare la memoria è importante perché non si ripeta più, allora, per proprietà transitiva, potremmo dire che non deve più ripetersi con quei numeri o nei confronti degli ebrei o delle popolazioni nomadi come fu allora...

 
 
"Se l'Austria e la Germania decideranno effettivamente di limitare l'accoglienza dei migranti, la Slovenia è pronta ad adottare subito misure analoghe, inclusa la sospensione di Schengen con la reintroduzione di controlli di documenti ai suoi confini... Anche la Croazia, dopo l'insediamento del nuovo governo, è pronta a chiudere i propri confini per il transito dei migranti, se verrà confermata la decisione in questo senso di Slovenia e Austria...."

 
Dice il ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl-Leitner alla riunione Ue di Amsterdam, rispondendo in merito al progetto di isolare la Grecia e introdurre per due anni i controlli alle frontiere: "E' importante e necessario proteggere i confini europei esterni e per questo la discussione del Consiglio oggi si occuperà di garantire la sicurezza di questi confini anche in futuro. Sono convinta che abbiamo bisogno di una supervisione comune dei confini e dei tratti costieri".

 
Questi pezzi estrapolati dagli organi d'informazione dei giorni passati non descrivono forse un clima culturale dove l'impellenza di un NOI da difendere è diventato l'imperativo delle società europee? Ma il giorno della memoria non dovrebbe ricordare che un NOI da difendere presuppone uomini della morte che promuovono ed eseguono stragi, come oggi avviene...?
 
Credit Ansa

 
 
 

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