sabato 18 maggio 2024

14a Tappa Castiglione delle Stiviere - Desenzano del Garda: Finalmente Filippo Ganna!

 Alla seconda cronometro individuale di 31 chilometri finalmente Filippo Ganna centra la sua prima vittoria stagionale, secondo Pogacar che stacca di un minuto i diretti inseguitori.



Non sono bastate, questa volta, cento pedalate al minuto al Cannbale sloveno per aggiudicarsi anche questa cronometro individuale. Filippo Ganna oggi è andato più veloce di tutti. La sua forza ha fatto da contraltare alla scioltezza di Tadej Pogacar, in un bellissimo spettacolo tecnico, condotto a distanza. Tutti e due, lanciati come fulmini, in quelle due mezzora di performance. Alla fine il velocista italiano a chiuso la prova in 35,02, dietro al secondo posto Pogacar a meno 29 secondi, si perdono Martinez e Thomas, che perdono un minuto dalla maglia rosa.

                          

La sua prima vittoria stagionale arriva insomma al Giro, forse un po' troppo poco per un campione della qualità di Ganna. Anche perché c'è da dire che le cronometro sono le poche gare che su strada questo corridore può aspirare a vincere, dato che il suo destino è quello del gregario: e francamente non se ne comprende la ragione, in questo mondo un po' impazzito del ciclismo contemporaneo. Ganna sembra l'erede di Moser, e più di Moser va bene in salita. Se fosse vissuto come corridore a cavaloo tra gli anni settanta e ottanta sarebbe stato sicuramente il terzo incomodo nel dualismo tra Moser e Saronni, in quella fase in cui regnava Bernard Hinault. Oggi invece corre da gregario...

Pogacar, dal canto suo, ha definitivamente chiuso la classifica. Lo aveva iniziato a fare con la prima cronometro, dove ha sconfitto Ganna, ma lo ha fatto soprattutto oggi, ampliando i distacchi in classifica generale. Le due cronometro rappresentano i due punti di snodo di questo Giro, dove, appunto, il Cannibale sloveno, ha definito la sostanza della classifica, poi ha semplicemente controllato la gara, sia da vicino che da lontano, insieme alla sua squadra.

CLASSIFICA: Pogacar in maglia rosa, Thomas a 3,41, Martinez a 3,65, O'Connor a 4,35.


venerdì 17 maggio 2024

GIRO 13a tappa Riccione- Cento: anche l'Italia ha il suo piccolo eroe: Jonathan Milan

Alla sua terza vittoria di tappa, rinverdisce la tradizione dei velocisti italiani, principi delle maglie ciclamino.



Oggi 179 chilometri sulle strade della Romagna, una tappa piatta per velocisti. Una tappa abbastanza noiosa, cosiddetta di trasferimento. Fuga di giornata arrivata fino a tre minuti. Poi a sessanta chilometri dall'arrivo, causa vento iniziano ad aprirsi i ventagli. Dopo 8 chilometri la fuga viene riassorbita. Ai meno 30 se ne va un gruppetto di che non arriva ai 35 secondi di vantaggio. Poi tutti insieme verso la volata, e non c'è storia: potenza e prepotenza visti raramente, permettono a questo giovane di vincere la sua terza tappa, ponendosi a 110 punti di vantaggio dal suo immediato inseguitore per la maglia ciclamino.

Così, l'Italia ha ritrovato un piccolo campione, velocista su strada, irresistibile allo sprint, e in un momento così negativo per il ciclismo nostrano, questa sembra una bellissima boccata d'aria. La sua carriera, dato che in questo momento è uno degli uomini, in strada, più veloci del mondo, ha tutte le caratteristiche per impennarsi con le grandi classiche in linea. 

Ma tanto per restare negli annali del Giro d'Italia due nomi sorgono spontanei: Cipollini e Saronni. Il primo arrivato ad essere campione del mondo, è stato uno dei velocisti più importanti della storia con le sue zampate impossibili da resistere, forse fisicamente Milan lo richiama. Tutt'altra storia per il grande Saronni, non solo meraviglioso velocista ma vincitore di due Giri e di quattro maglie ciclamino. Ele sue volate sono rimaste memorabili, poiché preparate almeno dieci chilometri prima, con il treno della Del Tongo che fermava la corsa, e poi non ce n'era per nessuno...


CLASSIFICA: Pogacar maglia rosa, Martinez a 2,40, Thomas a 2,56.



giovedì 16 maggio 2024

GIRO 12a tappa Martinsicuro - Fano: l'impresa d'altri tempi di Alaphilippe

E' partito da lontano, come ha fatto altre due volte al Giro, inforcando gli strappi marchigiani, in un irresistibile ciclismo di un tempo andato: potentissimo in salita, velocissimo in discesa.


Julian Alaphilippe ci riprova anche oggi, e insieme a Mirko Maestri rimangono i battistrada della fuga di giornata, dopo un centinaio di chilometri, nei pressi di Montecosaro. Dietro di lui un gruppo di una ventina di inseguitori, tra cui Filippo Ganna, che lavora per Narvaes, ad un paio di minuti, ed il terzo gruppo con tutti i protagonisti, tra cui la maglia rosa a oltre 4 minuti.


E' la tappa dei muri marchigiani: dal 6 al 12 percento, fino a picchi del 20. Insidiosi poiché offrono il fianco a scatti e contro-scatti. In tal senso il controllo della maglia rosa sulla corsa è relativa al gruppo di classifica. Ma prima di partire tutti si chiedono se Pogacar cercherà di aumentare secondi dai diretti inseguitori.

Infatti dopo i cento chilometri le due corse parallele, per la classifica e per la tappa, si sono definite in modo preciso. Nel secondo gruppo di inseguitori vi è un continuo susseguirsi di scatti e ricuciture, fin quando un pugno di corridori si staccano, formando il quarto gruppo.

I due battistrada perdono terreno, e sembrano destinati ad essere ripresi: ad 83 chilometri dall'arrivo il loro distacco, dal primo gruppo di inseguitori è di 1,45. Ma ad una ventina di chilometri dall'arrivo continuano a resistere a 1,20. Poi a 11,4 chilometri, all'ultimo strappo del 22 percento, il francese se ne va, rimanendo solo e innescando una specie di cronometro, restando con un distacco di una trentina di secondi. E qui esce tutta la classe del due volte campione del mondo Alaphilippe, che riesce ad arrivare al traguardo da solo, alzando le mani al cielo, dopo una tappa d'altri tempi, dopo una fuga d'altri tempi. Dietro la maglia rosa controllava, intanto, personalmente che nessuno degli uomini di classifica potesse fare brutti scherzi.

Alaphilippe, in effetti è l'unico vero grande fuoriclasse presente al Giro quest'anno, oltre a Cannibale, ed erano giorni che cercava la fuga buona. Oggi l'ha trovata e si è fatto 126 chilometri di fuga: questo era un'altro ciclismo...



CLSSIFICA: Pogacar in rosa, Martinez a 2,40, Hirt a 2,49, Thomas a 2,56, O'connor a 3,39



domenica 12 maggio 2024

GIRO 9a tappa Avezzano Napoli: Pogacar si riposa e tira la volata ad un suo gregario

 

La nona tappa del Giro d'Italia si caratterizza per il disinteresse del Cannibale, per una fuga durata tutto il giorno, e per i tentativi di allungo di tanti, che ha visto principalmente protagonista Alaphilippe.



Una giornata di riposo quella di oggi, per il dominatore del Giro Tadej Pogacar, che ha potuto controllare con molto distacco, anche grazie ad una fuga durata 190 chilometri, tra Avezzano e Napoli. Mentre i due in fuga, Maestri e Pietrobon, che essendo della stessa squadra, si danno cambi regolari, resistono fino ad una ventina di chilometri dal traguardo, quello che si da più da fare per andare a riprenderli è Julien Alaphilippe che portandosi un drappello di uomini dietro raggiunge e poi allunga da solo con il compatriota  Costiou.


Piano piano il gruppo assorbe tutti, e ad un paio di chilometri dall'arrivo Pogacar inizia ad avanzare, fino a quando, a ridosso dell'arrivo, tira la volata al suo compagno Molano, spostandosi, una volta passato, pericolosamente a ridosso delle transenne...

L'ordine d'arrivo vede Olav Koij battere in volata la maglia ciclamino Milan e Molano.

"Ho voluto lanciare la volata al mio compagno Molano, - ha detto Pogacar all'arrivo - per restituirgli il favore, visto quello che lui ha fatto per me fino ad oggi...I ragazzi si sentono in ottima forma, quindi vogliamo vincere molte tappe..."

Mai nella storia si ricorda un campionissimo, nel pieno del suo fulgore, tirare la volata ad un gregario. Certo i gesti cavallereschi ci sono sempre stati... Come l'impresa sullo Stelvio di Hinault, aiutato dal suo compagno Bernaudeau a cui concesse la vittoria di tappa, e lui si prese la maglia rosa Ma il gesto di Pogacar è diverso, e racconta di una filosofia ciclistica nuova che affonda però le radici nell'epica del passato.


CLASSIFICA: Pogacar in rosa, Martinez a 2,40, Thomas a 2,58.


sabato 11 maggio 2024

GIRO 8a tappa Spoleto - Prati di Tivo: Pocagar continua a dominare

Il campione sloveno vince la sua terza tappa in versione allenamento: ormai il Giro d'Italia parla solo delle sue imprese

Una fuga di quattordici corridori ha caratterizzato la prima parte della gara: tutti uomini lontani dalla testa della classifica, il più vicino a circa cinque minuti. Secondo l'ovvio del tifoso o del commentatore comune basta stare tranquilli e riposarsi, magari nel finale recuperare qualcosa... Ma il campionissimo sloveno ancora non riesce ad essere compreso da tanti... 

Del resto lo ha detto ieri che aspetta le montagne come allenamento per il Tour. Così, non solo ha controllato la corsa insieme alla sua squadra da subito, ma ad una manciata di chilometri il polacco Majka, si mette alla testa del gruppo tirando il campionissimo.

Poi, Rafal Majka si stacca e il Cannibale resta da solo a rintuzzare gli attacchi di questo o di quello, riprendendoli immediatamente, col suo solito stile sempre seduto, senza alzarsi sui pedali: sembra davvero una normale seduta di allenamento. E questa facilità muscolare che lo rende irraggiungibile consegna una verità inequivocabile: Pogacar è un campionissimo, e per leggere le sue imprese occorre utilizzare categorie che nel ciclismo moderno non si vedono dai tempi di Pantani.

Così la salita si inerpica e negli ultimi dieci chilometri si passa dal sette a dodici percento. Tutti si attendono uno scatto, a pochi chilometri dall'arrivo, di Pogacar, e lui fa decidere alla squadra cosa fare: "Erano i miei compagni che dovevano decidere se vincere la tappa..." E lui li ha accontentati, visto che non c'era bisogno di scattare, Majka ritorna in testa e gli tira la volata: ha vinto imponendosi allo sprint su Martinez, O'Connor, Tiberi, Thomas e Rubio.


CLASSIFICA: Pogacar in rosa, Martinez a 2,40, Thomas a 2,58.



venerdì 10 maggio 2024

GIRO 7a tappa Foligno-Perugia: Il cannibale si mangia la corsa


La prima grande impresa di questa edizione del Giro d'Italia è andata in scena oggi, alla cronoscalata individuale, con la vittoria strepitosa di Pogacar.


Nessuno se l'aspettava, tra i commentatori, che proprio oggi il fuoriclasse sloveno avrebbe iniziato ad ipotecare la vittoria in rosa. La cronometro di 60 chilometri Foligno-Perugia, non ha avuto storia, anche se il risultato di Filippo Ganna, 51,61, fino a che Pogacar non arrivava all'imbocco della salita, sembrava imprendibile. Persino lo specialista Thomas, penultimo a partire, si perdeva in una prova opaca.


Poi, la salita ha fatto uscire il cannibale all'arrembaggio, fino ad arrivare a recuperare a Ganna 1 minuto e mezzo in 6 chilometri. Uno stile perfetto in bicicletta, come quello dei grandi passisti scalatori, alla Bernard Hinault: mai sui pedali, ma sempre in sella inerpicandosi in progressioni da extraterrestre: "Voglio stare comodo in bicicletta", dichiarava lo sloveno subito dopo la gara, spiegando con semplicità che le sue caratteristiche non consentono di alzarsi sui pedali...

Sotto gli occhi abbagliati degli spettatori, non solo, una volta all'arrivo, salutava Ganna da lontano, staccandolo di 17 secondi, con un tempo finale di 51,44, ma in classifica ha praticamente fatto il vuoto con distacchi oltre i due minuti: "Le montagne di questo Giro saranno un buon allenamento per il Tour!" Esclamava Pogacar a fine corsa. 

Vincere con distacchi siderali un Giro d'Italia, in funzione di allenamento per il Tour de France, ci riporta direttamente al più forte di tutti i tempi: Eddy Merckx... E l'accoppiata sicura di quest'anno, potrebbe anche non essere l'unica, nella carriera, ancora lunga, del cannibale sloveno.


CLASSIFICA: Pogacar in rosa, Martinez a 2,36, Thomas a 2,46.



giovedì 9 maggio 2024

GIRO 6a tappa Torre del Lago - Rapolano Terme: La UAE blocca la corsa

 


Una tappa caratterizzata da svariati tentativi di fuga, tutti rintuzzati dalla squadra di Pogacar.


Nella giornata di oggi il cannibale Pogacar ha messo in riga la squadra, la quale ha impedito, per i primi cento chilometri, che nessuno riuscisse a scappare dalla morsa della UAE. 

Negli attacchi si contraddistingue Alaphilippe, che ci prova più volte a scappare. Riesce nell'intento dopo i primi 100 chilometri, andando via con Fiorelli. A seguire si accodano prima Trentin, Sanchez, Groves e Plapp.

 Una volta che la UAE molla un po' la presa, ma non troppo, perché appena ripresi, dopo un inseguimento che ha rosicchiato un minuto, Plapp, Sanchez e Alaphilippe, riescono a staccarsi. Gli sterrati delle Strade Bianche favoriscono questa logica di gara, così ché gli inseguitori riescono a prendere i fuggitivi.

A poco meno di due chilometri Sanchez, Alaphilippe e Plapp, riescono a mantenere un breve distacco dagli inseguitori, facendo lo sprint vinto da Sanchez.

CLAFFIFICA: Pogacar in maglia rosa, Thomas a 46'.



mercoledì 8 maggio 2024

GIRO 5a tappa Genova - Lucca: attendismo e poche emozioni tra le strade della corsa

 Una tappa stanca, la quinta del Giro, che ha dato poche emozioni.E Pogaciar sta a guardare.


Una tappa stanca, che ancora per un giorno ha dato al cannibale Pogacar di riposarsi in vista delle salite che inizieranno durante il fine settimana. Ma la stanchezza di questa tappa forse ci dice che neanche i velocisti sembrano interessati alla corsa parallela, dato che oggi, da parte loro vi sia stata grande verve. 

La tappa è stata caratterizzata dalla fuga verso metà percorso, di quattro corridori: Thomas, Paleni, Pietroboon e Valgren. Qiuesti vanno praticamente verso il traguardo mantenendo un pugno di secondi fino all'ultimo chilometro, quando l'unico a provare il colpaccio al traguardo è Filippo Ganna.

Ma la volata lunga la vince Thomas, con il gruppo distanziato a 6 secondi.

CLASSIFICA: Pogacar in maglia rosa, Thomas a 46 secondi.


martedì 7 maggio 2024

GIRO 4a tappa Acqui Terme - Andora: La corsa dei velocisti



Già dalla 4a tappa si formano le due gare del giro tra velocisti e nemici di Pogacar

Ormai è chiaro il modo in cui sta iniziando a configurarsi il Giro d?Italia di quest'anno: da un lato la gara per la classifica generale, già nelle mani di Pogacar, dall'altro la gara dei velocisti e degli sprint. Oggi era proprio una di queste ultime, con il Cannibale Pogacar spettatore della gara dei velocisti.

In pratica 187 chilometri quasi piatti,  la tappa è nstata caratterizzata dalla fuga promossa da De Bod e Munoz a Laigueglia. Filippo Ganna sul finire prova a scappare, ma il suo tentativo si infrange quasi subito.

Lo  sprint viene vinto da Jonhatan Milan, la cui volata è stata tirata dal compagno di squadra Simone Consonni.

CLASSIFICA: Pogacar in maglia rosa e Thomas a 47 secondi.


lunedì 6 maggio 2024

GIRO 3a tappa Novara - Fossano: Il primo sprint

Tappa di trasferimento per velocisti, e persino nello sprint il cannibale tenta l'allungo.


Una fuga di una decina di corridori caratterizza la tappa. La maglia rosa controlla agilmente la corsa, con un distacco massimo di una trentina di secondi. A 43 chilometri circa il gruppo si ricongiunge, dopo un allungo di un altro gruppo di una quindicina, con la maglia ciclamino che guida. 

Pogacar è così sicuro di sé che proprio a ridosso del finale tenta persino un allungo per lo sprint, che però viene vinto da Tim Merlier, della Quick-Step.



CLASSIFICA: Pogacar sempre in rosa a 46 secondi da Thomas.

domenica 5 maggio 2024

GIRO 2a tappa San Francesco al Campo - Santuario di Oropa: Il Cannibale del giro

Pogacar prende la maglia rosa, nel ricordo dell’impresa di Pantani



Gruppetto di 5 in fuga, tutti italiani, già dall'ottavo chilometro. Il gruppone si allunga fino a 4 minuti e mezzo, riuscendo costantemente a rosicchiare tempo. Pogacar sempre tra i primi alla testa dell'inseguimento.

La sua sembra una dichiarazione d'intenti: vincere le tappe, oltre che il giro. E poi c'è l'attesa della prima maglia rosa indossata. Allora occorre capire la sua intenzione in vista delle salite, soprattutto l'ultima,  quella dell'arrivo a Oropa, di 12 chilometri.

A 11 chilometri, a 1 minuto e 20, Pogacar fora e cambia bici, perdendo un trentina di secondi. I compagni lo attendono e inizia l'inseguimento, rientrando immediatamente, posizionandosi in testa.

Pogacar inizia la sua progressione, i fuggitivi vengono ripresi, e a 4 chilometri dall'arrivo, in cima allo strappo più duro, emulando le gesta del grande Pantani, il "cannibale" sloveno fa il vuoto, raggiungendo in solitario il traguardo.




CLASSIFICA: Pogacar maglia rosa, a 45' Thomas.

sabato 4 maggio 2024

GIRO 1a Tappa Venaria Reale - Torino: Pogacar presenta le sue carte

 Torino ricorda Superga, nel giorno delle celebrazioni del funesto evento e Pogacar arriva terzo allo sprint, dietro l'equadoriano Narvaez e Shachmann.


Il campione sloveno rintuzza terreno, dopo una fuga di sette corridori, e lo fa con la squadra uae. Questa però lascia il capitano, negli ultimi 30 chilometri, in compagnia unicamente del solo Raka Majka. 

Durante l'ultima salita, lo strappo di San Vito, Pogacar fa la selezione staccando tutti, tranne i due che poi sullo sprint, lo precedono.

L'elemento da sottolineare è che lo sloveno già dalla prima tappa, ha mostrato la volontà di prendere la maglia rosa, cosa inusuale, nella storia delle vittorie di tutti i "cannibali" del ciclismo, che hanno conquistato il giro.

Ma vuol dire anche che il nuovo campionissimo del ciclismo contemporaneo inizia la corsa rosa in una grande forma fisica, e se c'è la gamba... 

CLASSIFICA: Narvaez in maglia rosa, Pogacar a 6 secondi.