L'ISIS ATTACCA ISTANBUL, DOPO ANNI DI NON BELLIGERANZA CON LA TURCHIA





Erano circa le 10 di questa mattina quando un affiliato siriano all'Isis si è fatto esplodere nei pressi dell'obelisco di Teodosio, nella piazza centrale di Sulthanamet, il quartiere che rappresenta il cuore di Istanbul. E' lì infatti che sono posizionate le principali moschee della città, da Santa Sofia alla moschea blu. E' l'area più trafficata di Istanbul, da...l punto di vista della concentrazione turistica. Una miriade di pulman organizzati dai tour operator contorniano il perimetro dell'enorme piazza rettangolare da cui si scorgono le due principali moschee. Il passeggio in quell'area è in qualche modo obligatorio per chi voglia visitare il cuore e la tradizione della meravigliosa megalopoli turca.
 

Le informazioni che si susseguono da stamattina, tra dispacci del governo turco ed emittenti televisive, danno allo stato attuale 10 morti e 15 feriti, quasi tutti turisti. Infatti l'uomo si è fatto esplodere proprio in mezzo ad una comitiva tedesca, lì dove si sa che è possibile colpire più turisti che cittadini turchi, gli unici dei quali sono venditori di oggetti tipici ai bordi della piazza. I morti infatti sono in maggioranza tedeschi, come anche qualche ferito, oltre ad un norvegese ed un peruviano, e sembra due cittadini turchi. Due dei feriti sono molto gravi.
A quanto dicono le fonti in loco, la situazione nel cuore della città sembra essere stata estremamente caotica. L'area è stata chiusa al flusso turistico, dai cordoni della polizia, come anche l'accesso delle auto alle strade attigue, anche se quasi subito il traffico ha ripreso normalmente. La sensazione ricevuta dall'esplosione, dichiara un corrispondente dell'Ansa, assomigliava ad un terremoto.
E' chiaro l'intento dell'attentato, cioè colpire i cittadini stranieri presenti ad Istanbul, quasi come se il messaggio dell'Isis fosse diretto più al mondo che non alla Turchia, la quale per la prima volta si ritrova teatro di un attacco terroristico. Dopo anni di "non belligeranza" tra il sedicente Stato islamico e la Turchia, in ragione di interessi reciproci da gestire ai confini con la Siria, dai flussi dei Foreign fighter, al traffico di armi, alla vendita del petrolio di contrabbando, adesso, con questo attentato, gli equilibri nella zona potrebbero essere cambiati.


Credit Ansa, Radio Cento Mondi


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