UNA BANDIERA BIANCA PER DIFENDERE LA CANTINA DELLA BARBARIE


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E' ancora in corso la tragica vicenda di una delle tre cantine dove sono rimasti intrappolati uomini, donne e bambini nella città di Cizre, bombardate dai carri armati turchi.


By Marco Marano


Nella città sotto assedio, dove solo a camminare per le strade si rischia la vita, poichè i cecchini dell'esercito sparano sulla folla, 10 donne del quartiere Sur, con la forza e la speranza riposta in una bandiera bianca, hanno sfidato il fuco dell'esercito turco frapponendosi tra l'edificio e i carri armati.

Le notizie riguardanti questo scantinato, ribattezzato della ferocia, sono trapelate grazie al fatto che lì sotto, seppellita, insieme a quindici superstiti, gli altri venti sono stati già uccisi, c'è Derya Koç, ex co-presidente per il Partito Democratico dei Popoli. La donna con un cellulare ha comunicato con il padre e con l'agenzia di stampa delle donne kurde Jinha.


La tragica radiocronaca dell'assalto è stata riportata dai soli organi d'informazione kurdi: ”Non possiamo respirare. Molte persone hanno sofferto ferite alle braccia e alle gambe. Uno dei feriti ha perso un occhio. Quelli con ferite gravi moriranno se non riceveranno cure mediche urgenti“.

L'edificio è stato "collassato" dai colpi di carro armato sparati ai piani superiori, dopo di che i militari turchi sono entrati dentro bruciando con taniche di petrolio quello che restava, compresi venti persone, arse vive. Un'altra quindicina è riuscita a scapare a questa fine atroce rifugiandosi appunto nella cantina.

Attorno all'edificio, nei pressi dell’Hotel Karem, si è continuato a sparare, mentre dentro l'edificio sono stati sparati gas lacrimogeni, che appunto hanno causato difficoltà di respirazione alle persone seppellite nello scantinato.

In questo contesto, che i media internazionali ignorano, tuonano come un ulteriore affronto alle atrocità di cui il governo autoritario turco si sta facendo artefice, le parole di minaccia del presidente Erdogan agli Stati Uniti, minacciandolo di scegliere se stare con la Turchia o con i kurdi, visto che il governo statunitense ha dichiarato di non considerare terrorista il partito dell'Unione democratica del Kurdistan.
 
Credits Jinha, ANF
 
 
 
 
 

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