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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

UNO SGUARDO LATINOAMERICANO - Il continente 'bruciato' dalle ingiustizie

Il bilancio dei due mesi di proteste in Cile è pesantissimo: le denuncie per crimini contro l’umanità fioccano nei confronti di una presidenza ispirata alla dittatura di Pinochet, che di questa usa le metodologie repressive, nel silenzio della comunità internazionale. Le denuncie infatti arrivano unicamente dalle ONG. Poi omicidi e sparizioni istituzionalizzati sono diventati la prassi in Brasile, con numeri impressionanti di assassinii nei confronti dei leader delle popolazioni native, che stanno subendo un genocidio, grazie alle leggi e alle politiche del fascismo al potere, rappresentato dal presidente Bolosonaro, quello che sta distruggendo la foresta amazzonica per far spazio agli interessi delle lobbies economiche. Infine gli arresti e le sparizioni attuati dal governo golpista boliviano, che ha attivato una vera e propria faida nei confronti degli esponenti del MAS, il movimento socialista di Evo Morales. La denuncia questa volta arriva dal suo ex ministro degli esteri… D

ELEZIONI IN ALGERIA - La truffa elettorale per non cambiare niente

Oggi in Algeria si vota per le elezioni politiche, dopo la fuoriuscita dal potere del vecchio presidente Bouteflika. Quasi un anno di proteste hanno caratterizzato questo paese, dopo che l’esercito ha preso il potere, cercando di traghettare le stesse oligarchie, che da sempre gestiscono la cosa pubblica algerina, da un centro di potere ad un altro, proprio attraverso questa tornata elettorale. Ma il popolo non ci sta: è sceso in piazza per rivendicare il fatto che tutti i candidati presenti fanno parte della élite, protetta e garantita dall’apparato militare. Per queste ragioni la tornata elettorale è vissuta dalla gente come una vera e propria truffa… L'Algeria verso il voto presidenziale nonostante la spinta al boicottaggio La partecipazione dovrebbe essere bassa con i manifestanti che affermano che le elezioni sono finalizzate a preservare lo status quo. di Djamila Ould Khettab I seggi si sono aperti in una controversa elezione presidenziale, con i critici c

MEDIO ORIENTE - Tra proteste, soprusi, guerre e ricatti

Lo sguardo di oggi sul Medio Oriente ci offre una panoramica significativa su due realtà in movimento come il Libano e l’Iraq e le altre due che rappresentano  conflitti e violenza legittimati dal mondo occidentale:  Palestina  e  Siria … In Libano e Iraq, i rispettivi popoli stanno ormai da settimane manifestando in modo massiccio e organizzato, chiedendo un cambio radicale dei due sistemi politici, corrotti e settari. Nel frattempo Israele continua l’opera di saccheggio territoriale delle proprietà palestinesi a nord di Hebron per costruire un’autostrada. Infine vi è la guerra siriana, filtrata presso la riunione del settantesimo anniversario della NATO, messa sotto ricatto dal “sultano” Erdoğan, la cui grottesca richiesta di dichiarare terroriste le unità di combattimento curde,  che hanno sconfitto l’Isis, è stata impedita grazie alla opposizione del presidente francese Macron. Il Libano avvia i colloqui sulla formazione del governo mentre persistono le proteste