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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Il macellaio dei Balcani condannato per genocidio

Ratko Mladic, capo militare serbo bosniaco durante la guerra del 1992-1995, è stato condannato mercoledì per genocidio e crimini contro l'umanità.  Il tribunale per la ex Jugoslavia ha inflitto la pena dell'ergastolo. Più di 20 anni dopo la fine dei combattimenti , il 22 novembre segna una decisione criminale fondamentale sul conflitto nell'ex Jugoslavia. il  Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY)  dell'Aia ha condannato Ratko Mladic all'ergastolo. Il 74enne ex leader militare serbo  è stato processato per genocidio e crimini contro l'umanità, in particolare  per il suo ruolo nel massacro di 8.000 uomini e ragazzi musulmani nel luglio 1995 a Srebrenica e nell'assedio di  Sarajevo. L'ex ufficiale è stato evacuato dall'aula  prima che il verdetto fosse letto dopo aver gridato: "Siete tutti bugiardi!" ai magistrati. Il processo a Ratko Mladic è iniziato nel 2011  dopo il suo arresto in Serbia.  Durant

“Il nostro sogno per prosperare: diritti e case per tutti”

d i Marco Marano  Le elezioni amministrative americane, svoltesi martedì scorso, hanno visto dappertutto la vittoria della sinistra. Ma il simbolo di questa riscossa anti Trump è Vi Lyles, prima sindaca afroamericana di Charlotte, terra di Ku Klux Klan . Bologna, 9 novembre 2017 – E’ stato un grande martedì quello passato per la sinistra americana, presente dentro il partito democratico , che l’effetto Sanders sta rilanciando in tutto il paese, portatore dei valori del socialismo: eguaglianza, equità, diritti, solidarietà a chi a meno . Un martedì che ha confermato Bill De Blasio a sindaco di New York, primo democratico che riceve dall’elettorato un doppio mandato, dopo quasi un secolo, e con una maggioranza bulgara : il 79 per cento . La sua campagna anti Trump è stata connotata dai temi tipici del socialismo libertario : case per tutti a prezzi calmierati, asili gratis, assistenza gratuita agli immigrati e più tasse per i ricchi. Temi questi che nelle città italiane s

Nasce a Bologna la “zona grigia” tra crisi degli affitti e razzismo

RADIO CENTO MONDI INCHIESTA  di Marco Marano La crisi degli affitti sotto le due Torri sembra essere diventato un processo sistemico che rivela l’emergere di una nuova categoria sociale, ridefinendo le dinamiche urbane della città: dalla riduzione dell’offerta alle difficoltà per un cittadino straniero di trovare una casa. Bologna, 6 novembre 2017 – Sono un paio d’anni ormai che un pezzo della dimensione urbana di Bologna sembra avere cambiato pelle: il mercato degli affitti . Già, un pezzo che però è una chiave di lettura ma anche un segnalatore dello scollamento tra corpo sociale e comparto pubblico . Da un lato vi è un corpo sociale spaccato in due: i proprietari edilizi , che hanno ritirato l’offerta dei propri immobili dal mercato , generando una aperta crisi, e i cittadini , i quali riempiono chilometriche liste e database delle agenzie immobiliari alla ricerca di un appartamento , trasformandolo in un lavoro a tempo pieno, gestendo anche le difficoltà che comporta