Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

L'OCCUPAZIONE DELLE FAMIGLIE INDIGENTI E LE LACRIME DELLA FUNZIONARIA COMUNALE, SECONDO ATTO DELLA DRAMMATURGIA SOCIALE BOLOGNESE

RADIO CENTO MONDI CRONACHE Un altro  edificio occupato, diventa il secondo atto di questa nuova drammaturgia sociale, dove l'emergenza rappresenta il modello di gestione del territorio.   By Marco Marano         Una giornata buia e uggiosa, una giornata piena di rabbia, in questa Bologna irriconoscibile. Mentre parte della giunta comunale era in vacanza per il ponte dell'Immacolata, in un pezzo di periferia l'ennesima rappresentazione sociale della disperazione andava in scena. Un palazzone enorme, in passato sede della Posta italiana, adesso in disuso, come tantissimi altri stabili in città, veniva occupato in prima mattina. Duecento persone circa, 68 nuclei familiari, 74 minori, settanta per cento migranti, di varie nazionalità, prevalentemente mediorientali e africani, di cui due famiglie di rifugiati, passati dal programma di accoglienza Sprar, per poi uscire in mezzo ad una strada.       Gli organizzatori dell'occupazione, cioè il c