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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

GIRO. Pogacar, il Cannibale gentile

  Nella giornata finale del Giro d'Italia 107, a Roma, sfila la carovana in una giornata di festa per una passione collettiva ritrovata verso quel ciclismo che oltrepassa i significati sportivi... di Marco Marano La foto di Pogacar che regala la borraccia ad un ragazzino è il ritratto di questo Giro, che racconta da un lato la storia antica del ciclismo, perché il tuo idolo non lo vedi a centinaia di metri di distanza, in uno stadio o in un palazzo dello sport, ma lo puoi ammirare  a pochi centimetri da te , mentre compie il gesto atletico: "E vai che io sto qui che aspetto Bartali, scalpitando sui miei sandali, da quella curva spunterà quel naso triste da italiano allegro..." Cantava Paolo Conte. Poi c'è l'aspetto caratterizzante di questo Giro, cioè la straordinaria forza, potenza e gentilezza di Tadej Pogacar, Campionissimo di sport e di umanità, in un momento storico in cui di umanità se ne respira ben poca... La stessa storia di sport "E' una corsa

GIRO. 20a tappa Alpago - Bassano del Grappa: l'ultima vittoria di Pogacar

 Pogacar vince, ringraziando il pubblico, la sua sesta tappa del Giro numero 107: nasce il nuovo Campionissimo del XXI secolo. Tutti aspettavano lo scatto di Pogacar sulla salita del Monte Grappa. E così è stato: ha lasciato tutti, come al solito, salendo e scendendo su e giù per il Monte Grappa, con una facilità che a guardarlo sembra facilissimo andare in salita... I 184 km si snodano su pendenze che vanno dal 7 al 14 per cento: parliamo ovviamente della doppia ascesa del Monte Grappa, che caratterizza l'ultima fatica di questo Giro numero 107. Della fuga di giornata solo Pellizzari rimane solo in testa a 36 km dall'arrivo, proprio quando Pogacar decide di andare a prenderlo, con il suo scatto, questa volta non in progressione ma alzandosi sui pedali. Pellizzari resiste un po' sulla discesa, ma quando la strada risale Pogacar va via al 34 chilometri da traguardo, come tutti si aspettavano. La salita sembra così facile che si ha l'impressione di quanto sia semplice and

GIRO. Il trionfo di Pogacar alla ricerca dell'Epica

La superlativa stagione di Tadej Pogacar, consacrata con il dominio assoluto al Giro d'Italia, ed il probabile successo al Tour, riapre una pagina di sport che sembrava chiusa, in un mondo del ciclismo in crisi di valori, così come tutti gli sport del nostro tempo. di Marco Marano Quello con il passato non è un confronto ma una relazione profonda che lega il ciclismo alla sua Epica. La relazione tra presente e passato non è un semplice esercizio di stile, ma una ricerca continua di quegli elementi che hanno fatto grande il ciclismo, forse più grande di altri sport. Sono i paradigmi delle gare in bicicletta , laddove se non ci sono eroi, se non ci sono imprese, se non ci sono vittorie annunciate, se non ci sono dualismi, non può esserci Epica, dunque non è ciclismo, almeno come lo abbiamo conosciuto dalla voce dei grandi narratori. Il risorgimento del ciclismo Negli ultimi anni quei paradigmi sono saltati , questo sport si è assolutamente appiattito dal punto di vista dei valori te

GIRO. 17a tappa Selva di Val Gardena - Passo Brocon: la lunghissima fuga premia il giovane Stheinauser

La tappa di oggi è stata caratterizzata dalla fuga di giornata di dieci corridori, ma uno solo è arrivato al traguardo. La 17a tappa, di 154 chilometri, è il classico segmento per scalatori. Tre i passi da scollinare: Passo Sella, al 6,5 per cento,  Passo Rolle, a 32 chilometri dal traguardo, sempre al 6,5 per cento, e infine il Passo Brocon, che porta all'arrivo, ha una pendenza del 10 per cento.  La storia, per noi italiani, ha un peso immenso, pensando al Passo Sella, perché torna alla memoria l'impresa dell'ultimo vero campionissimo italiano: Marco Pantani. Alla 17a tappa di Val Gardena, nel Giro del 1998, l'anno dell'accoppiata col Tour, Pantani partiva con 3:48 dalla maglia rosa Zulle. Sulle salite la maglia rosa prende sempre più distacco, mentre un gruppo di fuggitivi fa da battistrada. Pantani si stacca dal gruppone e inforca le salite, per andare a prenderli. Nel frattempo il gruppo si è frazionato, così il Pirata li supera. Si forma un gruppetto di quattr

GIRO. 16a tappa Livigno - Santa Cristina Valgardena: Pogacar batte cinque

 La 16a tappa, neutralizzata per una ottantina di chilometri, vede il tentativo di fuga condotta dal solito Alaphilippe, e la straordinaria cavalcata di Pogacar, che vince la sua quinta tappa. Il percorso di 202 chilometri vede ben tre passi da scollinare:  Passo Eira,  Passo Pinei, di 23,9 chilometri, con una pendenza del 4,7 per cento, e infine Monte Pana, con gli ultimi due chilometri oltre il 10 per cento. Ma, alla partenza, non sono le pendenze ad impensierire i corridori, ma il meteo, che potrebbe ulteriormente imporre un cambiamento in corso d'opera del percorso prestabilito, con al peggio possibilità di neutralizzazioni che possono alterare il senso della tappa. Ricordando che già il passo dello Stelvio era saltato precedentemente. E così è stato. Neve e pioggia battente hanno costretto gli organizzatori a rivedere il tracciato. Sembra che siano stati costretti dai corridori, i quali hanno elargito critiche, tra cui la maglia rosa, al loro indirizzo. O'Connor li ha apos

GIRO. 15a Tappa Manerbio del Garda – Livigno: Pogacar chiude il Giro con una delle sue imprese

  Il tappone del Giro, di 222 chilometri, con ben cinque gran premi della montagna, vede la vittoria del campione sloveno, che mette a segno il suo quarto successo, ma anche la parola fine alle sorti del Giro, con distacchi da ciclismo alla Coppi. Saltato lo Stelvio, il Mortir olo, a 155 chilometri dall'arrivo, e ad una altezza di 1854 metri,  rimane il passo storico di questo Giro. La fuga di giornata lì arriva con una situazione definita. Tre i battistrada, e una quindicina a pochi secondi. Il gruppo maglia rosa a oltre 5 minuti. A cinquanta chilometri i tre vengono ripresi dai diretti inseguitori, formando un unico gruppone di venti, tra cui Allaphilippe, Quintana e Narvaez. Il gruppo maglia rosa comincia a recuperare, in questo momento posizionandosi a 4:34. Nel finale, negli ultimi 10 chilometri, ci saranno da affrontare due passi al 19 per cento, e a 45 chilometri Pogacar si avvicina sempre di più: è a 3:40, anche perché il treno della UAE viaggia tipo alta velocità. Tra i f

GIRO. 14a Tappa Castiglione delle Stiviere - Desenzano del Garda: finalmente Filippo Ganna!

  Alla seconda cronometro individuale di 31 chilometri finalmente Filippo Ganna centra la sua prima vittoria stagionale, secondo Pogacar che stacca di un minuto i diretti inseguitori. Non sono bastate, questa volta, cento pedalate al minuto al Cannibale sloveno per aggiudicarsi anche questa cronometro individuale. Filippo Ganna oggi è andato più veloce di tutti. La sua forza ha fatto da contraltare alla scioltezza di Tadej Pogacar, in un bellissimo spettacolo tecnico, condotto a distanza. Tutti e due, lanciati come fulmini, in quelle due mezzora di performance. Alla fine il velocista italiano a chiuso la prova in 35:02, dietro, al secondo posto, Pogacar a meno 29 secondi, si perdono Martinez e Thomas, con un altro un minuto dalla maglia rosa.                            La sua prima vittoria stagionale arriva insomma al Giro, forse un po' troppo poco per un campione della qualità di Ganna. Anche perché c'è da dire che le cronometro sono le poche gare che su strada questo corrido

GIRO. 13a tappa Riccione - Cento: anche l'Italia ha il suo piccolo eroe, si chiama Jonathan Milan

Alla sua terza vittoria di tappa, rinverdisce la tradizione dei velocisti italiani, principi delle maglie ciclamino. Oggi 179 chilometri sulle strade della Romagna. Una tappa piatta per velocisti. Una tappa abbastanza noiosa, cosiddetta di trasferimento. La fuga di giornata è arrivata fino a tre minuti. Poi a sessanta chilometri dall'arrivo, causa vento iniziano ad aprirsi i ventagli. Dopo 8 chilometri la fuga viene riassorbita. Ai meno 30 se ne va un gruppetto che non arriva ai 35 secondi di vantaggio. Poi tutti insieme verso la volata, e non c'è storia: potenza e prepotenza visti raramente, permettono a questo giovane di vincere la sua terza tappa, ponendosi a 110 punti di vantaggio dal suo immediato inseguitore per la maglia ciclamino. Così, l'Italia ha ritrovato un piccolo campione, velocista su strada, irresistibile allo sprint, e in un momento così negativo per il ciclismo nostrano, questa sembra una bellissima boccata d'aria. La sua carriera, dato che in questo m

GIRO. 12a tappa Martinsicuro - Fano: l'impresa d'altri tempi di Alaphilippe

E' partito da lontano, come ha fatto altre due volte al Giro, inforcando gli strappi marchigiani, in un irresistibile ciclismo di un tempo andato: potentissimo in salita, velocissimo in discesa. Julian Alaphilippe ci riprova anche oggi, e insieme a Mirko Maestri rimangono i battistrada della fuga di giornata, dopo un centinaio di chilometri, nei pressi di Montecosaro. Dietro di lui un gruppo di una ventina di inseguitori, tra cui Filippo Ganna, che lavora per Narvaes, ad un paio di minuti, ed il terzo gruppo con tutti i protagonisti, tra cui la maglia rosa a oltre 4 minuti. E' la tappa dei muri marchigiani: dal 6 al 12 percento, fino a picchi del 20. Insidiosi poiché offrono il fianco a scatti e contro-scatti. In tal senso il controllo della maglia rosa sulla corsa è relativa al gruppo di classifica. Ma prima di partire tutti si chiedono se Pogacar cercherà di aumentare secondi dai diretti inseguitori. Infatti dopo i cento chilometri le due corse parallele, per la classifica e