Il tappone del Giro, di 222 chilometri, con ben cinque gran premi della montagna, vede la vittoria del campione sloveno, che mette a segno il suo quarto successo, ma anche la parola fine alle sorti del Giro, con distacchi da ciclismo alla Coppi.
Saltato lo Stelvio, il Mortirolo, a 155 chilometri dall'arrivo, e ad una altezza di 1854 metri, rimane il passo storico di questo Giro. La fuga di giornata lì arriva con una situazione definita. Tre i battistrada, e una quindicina a pochi secondi. Il gruppo maglia rosa a oltre 5 minuti.
A cinquanta chilometri i tre vengono ripresi dai diretti inseguitori, formando un unico gruppone di venti, tra cui Allaphilippe, Quintana e Narvaez. Il gruppo maglia rosa comincia a recuperare, in questo momento posizionandosi a 4:34. Nel finale, negli ultimi 10 chilometri, ci saranno da affrontare due passi al 19 per cento, e a 45 chilometri Pogacar si avvicina sempre di più: è a 3:40, anche perché il treno della UAE viaggia tipo alta velocità. Tra i fuggitivi si nota solo l'impegno di Alaphilippe a dare sapore la fuga...
Non c'è sicuramente accordo, così si alterna qualche scatto. Certo dopo quasi 180 chilometri di fuga in tanti sono stanchi e non c'è la fanno a tirare. Con quello che succederà a breve, per via dell'impennata della strada, non sembra essere destinata ad arrivare al traguardo questa fuga. Fino a 30 chilometri dall'arrivo comunque il distacco del gruppo riesce ad attestarsi sui 3:40.
Il gruppo maglia rosa placa l'andatura e il distacco si rialza a 3:40: con Pogacar rimane solo il fedele Maika. Il frazionamento in testa provoca lo scatto di Quintana che va da solo all'inseguimento del battistrada. Ma a 13 chilometri Pogacar decide che è arrivato il momento di riprendere da solo i battistrada: c'è poco da fare, vuole vincere il tappone, come i suoi grandi predecessori.
Passa sulla destra e tira dritto, superando tutti i frazionamenti. A 12 chilometri è ad un minuto e 32: inizia un'altra cronometro...
L'ultimo inseguimento del Cannibale è per riprendere Quintana a 7 chilometri dall'arrivo. A 1780 metri Pogacar supera Qiuntana. L'ultimo pezzo di strada verso l'Olimpo il Cannibale la fa come una passarella: un campionissimo il tappone lo deve per forza vincere... E i distacchi in classifica generale si fanno siderali e un po' imbarazzanti...
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