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By Marco Marano
Mentre proseguono a Ginevra i negoziati di pace tra
la variegata costellazione di organizzazioni che combattono sul
territorio e le autorità siriane, con la presenza ombra della
Turchia e della Russia, gli unici a non essere invitati, cioè le
forze di resistenza kurde, quelle che maggiormente hanno inflitto
danni militari all'Isis, si sono riuniti nel nord est del paese per
creare una regione autonoma con a nascita della "Federazione del
nord della Siria"
By Marco Marano
Il Partito dell’Unione
Democratica (PYD), la principale formazione kurdo-siriana ha riunito,
nella città di Rmêlan, 150 rappresentanti delle organizzazioni
presenti in una vasta area che parte dalla striscia di 400
chilometri al confine tra la Siria e la Turchia: dal Rojava, alla
regione di Shehba, fino all'area di Aleppo. Le "etnie"
presenti sono tra le più varie: arabi, kurdi, armeni, turcomanni,
ceceni, siriani.
Una vera è propria
Convenzione quella che è ancora riunita nella seconda sessione di
lavori, attraverso la quale è stata fondata una regione autonoma,
che non vuole l'indipendenza dalla Siria, anzi vuole restare ancorata
ad essa, però nelle forme tipiche che il laboratorio
politico-amministrativo del Rojava ha lanciato durante l'ultimo anno.
Il modello è quello dei
cantoni e tre sono stati individuati nell'area dove sono presenti le
svariate "etnie" che partecipano alla convenzione: Afrin,
Kobane et Jaziré. Molti di questi territori sono proprio il frutto
dell'azione militare dei kurdi contro l'Isis, ottenuto da Ypg/Ypj
(Unità di protezione popolare/delle donne), ma anche dalle Forze
Democratiche Siriane.
Ma il dato più
significativo è quello relativo al modello istituzionale che è
stato elaborato, cioè una sorta di democrazia comunitaria, dove al
centro del sistema c'è l'autogoverno delle comunità. Tutto questo
ovviamente si pone contro le ipotesi del tavolo di negoziato a
Ginevra, che vuole imporre un sistema a separazione etnica o
religiosa, che ovviamente manterrebbe nel futuro inalterati i
settarismi e quindi i conflitti interni.
Neanche a dirlo,
naturalmente, nessuno dei paesi presenti al tavolo ha gradito questa
iniziativa: dagli Stati Uniti, alleati delle forze di resistenza
kurde contro l'Isis, alla Turchia, alleata degli Stati Uniti ma che
considera i kurdi dei terroristi, viste le simili istanze di
autonomia manifestate nella zona kurda del sud turco...
Vogliamo solo ricordare
un esempio di quello che significa democrazia comunitaria kurda,
segnalando ciò che è successo in ottobre del 2015, quando
l'Assemblea delle donne di Kobane, che ricordiamo sono le principali
protagoniste della resistenza militare sul territorio contro l'Isis,
ha elaborato delle disposizioni di legge per il Cantone. Sono stati
vietati i matrimoni precoci delle bambine, organizzati dalle
famiglie, come anche la poligamia. Queste disposizioni sono state
condivise sul territorio sia attraverso forme di educazione sociale
che diffuse nelle assemblee di quartiere. L'intento è proprio quello
di costruire una società democratica basata sulle leggi delle
donne...
Credit e fonti: ANF, ANHA
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