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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

"Non collaborano, disturbano e sporcano..." Una piccola storia ignobile

 Foto la Nuova     Mentre il dibattito sui risultati elettorali accende i riflettori su un paese che non funziona, c’è una “piccola storia ignobile da raccontare", che descrive molto meglio cos’è l’Italia: è la storia di Maria e Manuele, apparsa ieri agli onori delle cronache cittadine di alcuni piccoli giornali della provincia veneta.   Diciotto anni lei, ventisei anni lui, di origine sarda. Non riuscendo a trovare lavoro nella loro terra decidono di cercare fortuna altrove, l’unica aspettativa è quella di poter vivere in una città di mare. Vanno prima in Toscana e poi in Veneto e individuano Bibbione come luogo dove potersi stabilire. Ma le cose non vanno come dovrebbero. Rimangono senza soldi, e così stazionano a Portogruaro, dormono all’agghiaccio, sotto la neve, mangiano alla Caritas, si lavano a turno nei bar. Qualcuno impietosito ogni tanto gli regala dei biscotti, come ripetono ad una agenzia di stampa veneta.   Riescono a trovare un...

UN PAPA NERO PER ESORCIZZARE LE TRAME DEL VATICANO

  Per chi ha seguito le vicende vaticane nell’ultimo anno, l’abdicazione di Papa Ratzinger, non è stata poi così fulmine a ciel sereno. Che all’interno della Città del Vaticano nessuno se lo aspettasse è una cosa davvero poco credibile. Perché gli scandali che, a vario livello, hanno coinvolto la chiesa cattolica, sono stati denunciati dai mezzi d’informazione attraverso documenti, coperti dall’anonimato della fonte, inviati dai “corvi” interni all'apparato ecclesiale stesso.    Al di là dell’imputazione e della condanna dell'aiutante di camera del Papa Paolo Gabriele, non è pensabile che egli agisse da solo, come è ragionevole supporre che le mani che hanno fatto uscire fuori dal Vaticano documenti e   informazioni fossero di alti prelati per smascherare le trame oscure che dalla sua elezione hanno travolto Benedetto XVI.     Foto AFP Infatti il primo corvo dell’era Ratzinger risale a pochi mesi dopo la sua elezione. Sulla rivista ...

Un omicidio pianificato per una nuova primavera araba

E’ stata una vera e propria esecuzione quella di Tunisi. Chokri Belaïd, segretario generale del Movimento dei patrioti democratici (MOUPAD), di ispirazione marxista, alleati del Fronte popolare, in netta opposizione al governo islamista di Ennahdha, appena uscito di casa, nel quartiere El Menzah, intorno alle 8,15, è stato raggiunto da quattro colpi d’arma da fuoco, sparati a distanza ravvicinata, che hanno colpito la testa, il cuore, la nuca e la schiena.   Foto AP Ma chi sono gli esecutori di questo omicidio? Per il modo in cui è stato eseguito l’agguato sembra chiaro si tratti di professionisti. Secondo l’Agenzia France Presse, l’assassino sarebbe un uomo che indossava un lungo mantello tradizionale di lana con un cappuccio. Il fratello del leader politico assassinato ha immediatamente denunciato il partito al potere come mandante, mentre il primo ministro Hamadi Jebali , si è difeso parlando di un atto terroristico contro la Tunisia. Sembra abbastanza chiaro ch...