foto ANSA Mohamad El Ghannouchi, il primo ministro del governo di transizione della Tunisia, considerato come troppo compromesso con l'amministrazione di Ben Alì, si è dimesso ieri in seguito ai due giorni di scontri nel centro di Tunisi, dove centomila persone si sono riversate per contestare l’uomo al potere. Negli scontri con la polizia cinque persone sono rimaste uccise e cinquantuno ferite. In seguito a questi eventi è stato nominato nuovo premier Beji Caid Sebsi, ex Ministro degli Esteri sotto la presidenza di Habib Bourguiba, considerato il padre della patria. Questa notizia, a chi la vuole leggere con obiettività, chiarisce il senso di tutto quello che sta avvenendo nei paesi arabi, e cioè che la gente vuole la democrazia a tutti i costi e non ha più interesse a farsi ingannare e sottomettere da chi non garantisce il proprio futuro: è questa la rivoluzione dei gelsomini. Ed è questa la forza di un popolo che non potrà mai accettare un poter...
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