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Mentre
l’esercito turco ammazza 8 profughi, tra cui 4 bambini, al confine con la
Siria, il mondo festeggia la giornata del rifugiato. Tutto a pochi giorni
dall’assassinio di Jo Cox, la parlamentare inglese impegnata contro la Brexit e
per i diritti dei migranti, facendo emergere il reale significato del
referendum sull’Unione Europea: accoglienza o rifiuto degli esodi dal sud del
mondo.
By Marco Marano

Sono 65,3 milioni le persone fuggite da guerre, persecuzioni e violenze
nel mondo, di cui 21,3 di rifugiati, 3,2
di richiedenti asilo e 40,8 milioni di sfollati all'interno del proprio paese. Oltre
un milione di rifugiati e migranti arrivati in Europa, di cui 3771 cadaveri. Di
questi 7224 ricollocati nei paesi europei a fronte dei 22,504 previsti dallo
schema comunitario, quasi tutti provenienti da Turchia, che ne ha 2,7 milioni
dentro i suoi confini, la Giordania, intorno ai 700.000 mila, il Libano, più di
un milione e mezzo, poco meno della metà dell’intera popolazione.
Questi numeri che riguardano i tre paesi
mediorientali suddetti sono stati prodotti dalla guerra in Siria, che in tutto
ha generato 8 milioni di rifugiati. Ora, dal 2011 al 2015, 348,540 sono stati i richiedenti asilo che si
sono affacciati in Europa, meno del 3 per cento della somma complessiva. Stiamo
parlando dell’Europa, un continente di
500 milioni di abitanti, il più ricco del mondo, che se solo volesse
accoglierne un milione rappresenterebbero lo 0,2 per cento…
La cosa più sconcertante è che negli
ultimi due anni, a causa soprattutto del perverso effetto mediatico, si è
creata “la paura dello straniero”. La
frase più ricorrente che esprime meglio la sindrome dell’invasione è: “non
possiamo ospitarli tutti!” Ma tutti chi?
Poi, la girandola delle cifre: “stanno
arrivando un milione, due, tre. quattro…” In funzione di cosa vengono urlate queste
cifre non si comprende…
Ma la storia non finisce qui, poiché
questa folle sindrome contemporanea ha inaugurato la riemersione di una cultura
fascista, anzi potremmo dire un vero e proprio nuovo fascismo, soprattutto
proveniente dai paesi dell’est Europa di nuova entrata nell’UE, che con diverse
modalità, dai livelli istituzionali dentro le aule parlamentari, ai picchiatori
e agli assassini nelle strade e nelle piazze, stanno ricattando la farsesca
classe politica europea.
L’idea che l’opinione pubblica europea sia
complessivamente diventata fascista, dopo le tragedie del ventesimo secolo, poiché
pezzi delle società riscoprono razzismo e xenofobia e che questo possa costare in
termini elettorali, è un’idea folle, che sta mostrando la debolezza dell’establishment
del vecchio continente. Un’idea folle poiché l’Europa dei popoli, anche elettoralmente,
come in Austria, esiste e costituisce un argine. Ed è significativa l’inversione
di tendenza emersa dai sondaggi in Inghilterra, all’indomani dell’omicidio di Jo
Cox, combattente per i diritti dei migranti e avversaria del Brexit, Dalla sicura
fuoriuscita inglese dall’Europa, adesso sembra che il popolo si sia stretto attorno
a quest’assassinio fascista con dolore. A dimostrazione che anche questo referendum
si sta sviluppando sull’equivoco dell’invasione che non c’è…
Come spesso accade l’equivoco si traduce
in tragedia… Ed è così che può essere tradotto l’accordo tra UE e la Turchia,
uno di quei paesi a regime fascista in salsa islamica, per trattenere l’esodo
dei rifugiati nei propri confini in cambio di sei miliardi di euro e di visti
liberi per i propri cittadini. Tragedia certo, perché in Turchia ormai è
dittatura a tutti gli effetti: stampa libera vietata, manifestazioni libere
vietate, massacri indiscriminati di donne e bambini kurdi, affari sommersi con
l’Isis, schiavismo nei confronti dei rifugiati siriani…
Adesso si aggiunge, mentre il regime di
Erdogan intasca la prima tranche dei soldi europei, gli assassini
indiscriminati dei cittadini siriani che cercano di fuggire dai territori
ancora occupati dall’Isis. Quattro adulti e quattro bambini stavano cercando di
attraversare il confine tra Kherbet al-Jouz , nel nordest della Siria, e la
provincia turca di Hatay. Mentre si trovavano nei pressi della città siriana di
Jisr al-Shugour, l’esercito turco ha aperto il fuoco e li ha trucidati. Secondo
l'Osservatorio per i diritti umani siriano, la stessa sorte fino ad adesso è toccata
ad una sessantina di persone…
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