
"La
più grande guerra di droni al mondo": come la potenza aerea ha
salvato Tripoli.
L'obiettivo
di LNA di impadronirsi della capitale si è interrotto bruscamente
dopo l'intervento della Turchia con la sua fornitura di droni armati
Bayraktar.
La
potenza aerea ha svolto un ruolo sempre più importante nel conflitto
libico. Il terreno relativamente piatto e desertico del nord e della
costa a fatto si che che le unità di terra sono state facilmente
individuabili, visto i pochi luoghi dove potersi nascondere.
Le
forze aeree sia del Governo di Accordo Nazionale (GNA), riconosciuto
dalle Nazioni Unite, come quelle del comandante dell'area orientale,
Khalifa Haftar, con il suo Esercito Nazionale Libico (LNA),
autodidatta, usano aerei da combattimento dell'era sovietica e
francese, antiquati e mal mantenuti.
Sono
stati utilizzati aerei da combattimento con equipaggio, ma in
maggioranza la guerra aerea è stata combattuta da veicoli senza
pilota (UAV) o droni. Con quasi 1.000 attacchi aerei UAV, il
rappresentante speciale delle Nazioni Unite in Libia Ghassan Salame
ha definito il conflitto "la
più grande guerra di droni al mondo ".
Gli
UAV sono utili per diversi motivi. Non solo forniscono preziose
informazioni sul nemico che possono essere individuate molto lontano,
ma sono anche in grado di attaccare qualsiasi bersaglio
immediatamente con un tasso di successo molto più alto. Nel caso in
cui il drone venga abbattuto e distrutto, il pilota è al sicuro, di
nuovo alla base e in grado di pilotare il drone successivo che
decolla.
L'intervento
della Turchia
Tutto
è cambiato nel dicembre 2019, quando il presidente turco Recep
Tayyip Erdogan ha confermato che la Turchia avrebbe aumentato
drasticamente il suo supporto militare per al-Serraj e il GNA.
Insieme alle truppe, Erdogan ha inviato i droni armati di
fabbricazione turca, vale a dire il Bayraktar TB2.
Più
piccolo e con una portata molto più corta rispetto al Wing Loong, il
Bayraktar era ancora in grado di ingaggiare e distruggere i bersagli
di terra dell'LNA, disturbare le sue linee di rifornimento e
attaccare le basi aeree che un tempo erano considerate sicure. Le
truppe di terra filo-governative ora possono avanzare con copertura
aerea, le posizioni del nemico sono note ai loro comandanti.
FONTE:
Al Jazeeza
La
Russia ha pilotato 14 MiG 29 e Su-24 in Libia: esercito americano
L'Africa
Command dice che 14 aerei da combattimento sono stati consegnati
dall'aeronautica russa mentre vengono divulgate ulteriori
informazioni sul dispiegamento.
Il
personale militare russo ha pilotato aerei da caccia MiG 29 e SU-24
su una base aerea libica scortata da altri velivoli, secondo
dichiarazioni rilasciate dalle forze armate statunitensi, che hanno
spiegato in dettaglio le modalità del dispiegamento della potenza
aerea che potrebbe avere un effetto significativo sulla guerra in
Libia.
Mosca
appoggia l'esercito nazionale libico (LNA) di Khalifa Haftar,
dell'area orientale, nella sua guerra contro il governo di accordo
nazionale (GNA), riconosciuto dalle Nazioni Unite e sostenuto dalla
Turchia. La Libia è soggetta a un embargo sulle armi delle Nazioni
Unite.
Martedì,
l'Africa Command dell'esercito americano aveva dichiarato che la
Russia aveva pilotato aerei da combattimento in Libia, via Siria, per
sostenere i mercenari russi che combattevano a fianco dell'LNA. Gli
aerei sono stati riverniciati in Siria per rimuovere i segni
dell'aeronautica della Federazione Russa.
FONTE:
Al Jazeeza
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