Mentre l’Egitto è sull’orlo di una guerra civile, in Tunisia è stato assassinato un altro membro della coalizione di sinistra, all’opposizione del governo islamico di Ennahda. Mohamed Brahmi di 58 anni, mentre era con moglie e figlia per le strade di Tunisi, è stato avvicinato da due uomini in motocicletta, i quali l’hanno crivellato di proiettili sparati da un mitra: sembra che siano stati undici i colpi che hanno raggiunto il dirigente politico. Subito dopo l’assassinio, avvenuto in mattinata , migliaia di persone si sono riunite davanti la sede del Ministero dell’Interno per protestare. Tra l’altro c’è una inquietante coincidenza simbolica, poiché oggi, 25 luglio, cade l’anniversario dell’indipendenza della Tunisia dalla Francia. Brahmi è stato fondatore e segretario generale del Movimento del Popolo (Echaâb), partito di opposizione laico e nazionalista, nato dopo la fine della presidenza di Ben Ali nel 2011. Inoltre era anche membro dell’Assemblea Naziona...
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