Ansa
Occorre fare degli opportuni chiarimenti, almeno dal punto di vista della comunicazione giornalistica, perché quello che il Senato ha votato ieri non è stato la cancellazione del reato di clandestinità ma la sua depenalizzazione. Nei giornali di questa mattina si sottolinea, almeno nei titoli, una cosa non vera.
Adesso si fanno le prime analisi sulla nuova norma di legge che non è poi tanto nuova, poiché si è ritornati alla Bossi-Fini, a suo tempo contestata da tutta l’Italia civile o civilizzata. Attenzione quindi a non cadere in errore: il reato di immigrazione clandestina non è stato affatto cancellato, visto che per la prima volta è apparso proprio nella suddetta legge, a firma di quei due “grandi statisti”…
Perché bisogna dirlo che è stata proprio la Bossi-Fini a criminalizzare coloro i quali arrivano in Italia senza documenti, e il comportamento delle questure nei confronti degli immigrati, anche quelli col cedolino per la richiesta di protezione internazionale, non era certo tenero, perché comunque scattava il decreto di espulsione.
Il reato è stato semplicemente “depenalizzato”, cioè è diventato un illecito amministrativo punito appunto con l’espulsione. Attenzione però, per la seconda volta, perché diventa reato penale “ogni condotta che si reiteri e ogni violazione dei provvedimenti amministrativi emessi in materia di immigrazione”: l’ingresso ripetuto più volte, la violazione dei provvedimenti amministrativi, l’obbligo di presentarsi in Questura.
Qualcuno dirà: “E’ tutto grasso che cola, visto che ci sono le larghe intese non si poteva ottenere di meglio…” Forse è vero, ma sembra tanto una via di mezzo all’italiana giusto per non farci ridere dietro dal resto d’Europa. Ma una domanda sorge spontanea: sarebbe troppo auspicare una legge sull’adozione delle regole internazionali circa l’asilo politico, che recepisca anche la direzione data dall’articolo 10 della costituzione italiana all’indomani della seconda guerra mondiale? Dopo quasi sessant’anni i tempi potrebbero essere maturi, forse…
Ultima considerazione: chissà quale splendida invenzione si prepara per lo Ius soli…
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