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TURCHIA: ACCUSATA DALL'ONU PER LE STRAGI DEI CIVILI E PAGATA DALL'EUROPA PER FERMARE I RIFUGIATI


RADIO CENTO MONDI NEWS VALUES


MENTRE LE NAZIONI UNITE DENUNCIANO LA TURCHIA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA', SONO GIA' IN PAGAMENTO LE QUOTE DEI SINGOLI PAESI PER FERMARE I RIFUGIATI SIRIANI NEL NORD DEL PAESE

 
By Marco Marano

Sollecito le autorità turche a rispettare i diritti fondamentali dei civili durante le sue operazioni di sicurezza e di indagare tempestivamente il presunto tentativo di omicidio di un gruppo di persone inermi nella città del sud-est di Cizre”.


L'Alto Commissario delle Nazioni Unite Zeid Ra’ad al-Hussein è uscito allo scoperto dopo mesi di nefaste azioni di morte da parte del governo turco nei confronti dei civili che abitano le città curde sulla striscia di sud-est a confine con la Siria, dove è stata dichiarato un autogoverno, per garantire l'identità di un popolo persegutato in casa propria da un secolo. Così elettricità, acqua, accesso alle cure mediche sono state tagliate, mentre i carri armati distruggono abitazioni e i cecchini colpiscono gli abitanti che camminano per strada.

L'evento scatenante, questa volta, vede come teatro la città di Cizre, 120 mila abitanti, che da un mese e mezzo ormai è sotto assedio, con l'imposizione di un coprifuoco che non risparmia donne e bambini. In un video, mostrato dall'Alto Commissario, girato il 20 gennaio, si vedono chiaramente delle immagini che lasciano basiti. Una vera e propria esecuzione di massa: un gruppo di civili disarmati, in mezzo a cui si scorge una bandiera bianca su un carretto che trasporta corpi senza vita. Un mezzo militare turco controlla distanza i movimenti di questo corteo funebre, mentre ad un certo punto una pioggia di proiettili li investe, uccidendo una decina di persone. Persino il cameramen è rimasto ferito e in questo momento è in un ospedale, per cui Zeid Ra’ad al-Hussein ha chiesto che non venga arrestato quando sarà dimesso.

"A questo punto noi daremo il nostro contributo alla Turchia per salvare esseri umani. E faremo ogni sforzo per salvare vite umane nel Mediterraneo: abbiamo salvato, e continueremo a farlo, migliaia di vite mentre l'Europa si girava dall'altra parte. Prima del patto di stabilità c'è un patto di umanità".


Queste invece sono le parole di Matteo Renzi, Presidente del Consiglio italiano, mentre annuncia che è già in pagamento la fetta di danaro, circa duecento milioni, dei tre miliardi che l'Europa ha destinato alla Turchia per fermare i rifugiati che provengono dalla Siria e dall'Iraq, prevalentemente, in una zona cuscinetto al nord della Turchia...

E' difficile commentare l'ipocrisia ed il cinismo di questa classe politica europea, che fomenta le guerre in Medio Oriente, attraverso patti più o meno scellerati con i paesi sunniti, dove armi e petrolio sono i prodotti di scambio, e dice di voler combattere gli sciiti tagliagole dell'Isis con le bombe a grappolo che colpiscono i civili. Nella realtà però gli unici che combattono sul campo i tagliagole sono i gruppi militari di donne e di uomini curdi, che in linea di continuità con i loro obiettivi di indipendenza hanno costituito nel nord della Siria il Rojava, e contribuito a ridurre su tutta l'area l'impatto dell'avanzats dell'Isis, che si sta concentrando sulla Libia.

In questo contesto sono stati avviati i negoziati di pace sulla Siria a Ginevra, condotti dall'inviato speciale dell'Onu Staffan De Mistura. Ebbene al di là dei veti incrociati su chi si deve sedere a quel tavolo legittimato per il suo ruolo di opposizione o al regime o all'Isis, la resistenza curda, l'unica che può vantare legittimamente di sedersi a quel tavolo, sia per le caratteristiche di democrazia a cui il suo popolo inneggia, sia per il ruolo strategico contro l'Isis, non è stata ammessa, perchè la Turchia, che massacra i civili in casa sua, si è opposta, paragonando la lotta di indipendenza curda al terrorismo...
 
Credits Jinha, Anf
 
 
 
 
 
 

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