di Marco Marano
Dietro la fascistizzazione delle politiche
migratorie vi è l’obiettivo di intervenire sugli effetti e non sulle cause delle
fughe dalle persecuzioni.
Bologna, 7 agosto 2017 - Chi l’avrebbe mai detto che dietro le denuncie contro le ONG che
salvano i migranti nel Mediterraneo vi è
una organizzazione internazionale fascista. In realtà questa è la più pertinente chiave di lettura rispetto
a ciò che concerne il disastro politico e sociale determinato dalle leggi e
ordinanze di tipo razziale del ministro Minniti, basate sui respingimenti e sulla militarizzazione del
mare contro i rifugiati.


In sostanza, la sconcertante fase storica che stiamo
attraversando ci sta portando velocemente verso la legittimazione della cultura fascista come retroterra su cui
costruire le politiche razziste e xenofobe del governo italiano.
Attenzione però, al di là delle sconcertanti dichiarazioni sulla razza della dirigente del PD Prestipino o la vergognosa azione della sindaca di Codigoro, Alice Zanardi, con la minaccia di sovra tassare chi ospita i rifugiati o ancora il pugno di ferro di Renzi scippato a Salvini e Grillo, non necessariamente vi è dentro il PD una trasformazione antropologica. E’ semplicemente trasformismo, tipica patologia del sistema politico italiano a partire dall’avvento della destra storica nel 1870. Se nelle campagne elettorali il partito democratico demonizza il populismo e la destra xenofoba, poi quando si tratta di governare usa linguaggi e prassi tipiche della destra fascista.
Attenzione però, al di là delle sconcertanti dichiarazioni sulla razza della dirigente del PD Prestipino o la vergognosa azione della sindaca di Codigoro, Alice Zanardi, con la minaccia di sovra tassare chi ospita i rifugiati o ancora il pugno di ferro di Renzi scippato a Salvini e Grillo, non necessariamente vi è dentro il PD una trasformazione antropologica. E’ semplicemente trasformismo, tipica patologia del sistema politico italiano a partire dall’avvento della destra storica nel 1870. Se nelle campagne elettorali il partito democratico demonizza il populismo e la destra xenofoba, poi quando si tratta di governare usa linguaggi e prassi tipiche della destra fascista.

In tal contesto gli slogan diventano davvero
stonati: “Aiutiamoli a casa loro”.
Uno slogan che non ha nessun significato, poiché la gente che scappa dal
proprio paese lo fa a causa di guerre, violenze, persecuzioni e non per cercare
un lavoro… Altro elemento di effetto e non di causa: parlare di migranti clandestini
confondendo quelli economici da chi ha diritto alla protezione internazionale. Il
punto è che i dittatori da cui scappano i rifugiati, come specificatamente nel
caso di Eritrea ed Etiopia, ricevono costantemente denaro e supporto politico dall’Italia…
Quindi “Aiutiamoli a casa loro” si traduce in “Aiutiamoli a morire a casa loro”, o nel migliore dei casi: “Aiutiamoli
a subire violenze a casa loro…”

Tutto ciò si evolve in un contesto in cui il leader del governo di Tripoli al-Sarraj non controlla neanche un pezzo della città, non ha un vero esercito se non un manipolo di uomini dediti alla sua sicurezza. Poi c’è il generale Haftar a capo del governo di Tobruk, lui si che dispone di un esercito, che certo non può competere con quello italiano anche se la minaccia resta. Infine ci sono le centinaia di tribù tra il confine con il Niger e il nord, che governano i loro territori in autonomia sia rispetto a Tripoli che a Tobruk…
Il risvolto più inquietante è che la vicenda
libica legata agli sbarchi potrebbe
essere risolta in un lampo se venissero aperte vie legali, cioè i corridoi
umanitari, per l’accoglienza ai rifugiati, che ne hanno diritto in funzione dei
trattati internazionali, e nel caso italiano, in funzione dell’articolo 10 della
Costituzione. Niente più trafficanti, niente più morti in mare…
Ma nulla di tutto questo sarà mai applicato se no scomparirebbero partiti, chiuderebbero giornali e trasmissioni televisive. La fascistizzazione delle politiche migratorie paga in termini di consenso e smista l’attenzione dagli interessi economici... E tragicamente il popolo italiano ne rimane intrappolato...
Ma nulla di tutto questo sarà mai applicato se no scomparirebbero partiti, chiuderebbero giornali e trasmissioni televisive. La fascistizzazione delle politiche migratorie paga in termini di consenso e smista l’attenzione dagli interessi economici... E tragicamente il popolo italiano ne rimane intrappolato...
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