La prima grande impresa di questa edizione del Giro d'Italia è andata in scena oggi, alla cronoscalata individuale, con la vittoria strepitosa di Pogacar.
Nessuno se l'aspettava, tra i commentatori, che proprio oggi il fuoriclasse sloveno avrebbe iniziato ad ipotecare la vittoria in rosa. La cronometro di 60 chilometri Foligno-Perugia, non ha avuto storia, anche se il risultato di Filippo Ganna, 51:61, fino a che Pogacar non arrivava all'imbocco della salita, sembrava imprendibile. Persino lo specialista Thomas, penultimo a partire, si perdeva in una prova opaca.
Poi, la salita ha fatto uscire il cannibale all'arrembaggio, fino ad arrivare a recuperare a Ganna 1 minuto e mezzo in 6 chilometri. Uno stile perfetto in bicicletta, come quello dei grandi passisti scalatori, alla Bernard Hinault: mai sui pedali, ma sempre in sella inerpicandosi in progressioni da extraterrestre: "Voglio stare comodo in bicicletta", dichiarava lo sloveno subito dopo la gara, spiegando con semplicità perche le sue caratteristiche non gli consentono di alzarsi sui pedali...
Sotto gli occhi abbagliati degli spettatori, non solo, una volta all'arrivo, salutava Ganna da lontano, staccandolo di 17 secondi, con un tempo finale di 51:44, ma in classifica ha praticamente fatto il vuoto con distacchi oltre i due minuti: "Le montagne di questo Giro saranno un buon allenamento per il Tour!" Esclamava Pogacar a fine corsa.
Vincere con distacchi siderali un Giro d'Italia, in funzione di allenamento per il Tour de France, ci riporta direttamente al più forte di tutti i tempi: Eddy Merckx... E l'accoppiata sicura di quest'anno, potrebbe anche non essere l'unica, nella carriera, ancora lunga, del cannibale sloveno.
CLASSIFICA: Pogacar in rosa, Martinez a 2,36, Thomas a 2,46.





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