Alla 4a tappa, la Pinerolo Valloire di 139 chilometri, il campionissimo sloveno diventa il padrone della Grand Boucle, dando una dimostrazione di forza agli altri quattro campioni del ciclismo odierno presenti quest'anno, e soprattutto all'antagonista del nuovo dualismo Vinghegard, in ripresa splendida dopo il gravissimo incidente.
Quello che desta impressione nella prima fase del Tour de France del 2024 è la sicurezza con cui Tadej Pogacar si appresta alla gara, una sicurezza espressa con il sorriso sempre attaccato, lo stesso, però, che avevav anche quando perdeva. Ma questa sicurezza, quella di quest'anno diciamo sembra qualcosa di mistico, perché sul Galabier ha messo in fila senza batter ciglio tutti i campioni odierni: Roglic, Evanepol, Vander Pool, Van Aert e Vinghegard. Stiamo parlando dei fuoriclasse della strada, non degli atleti di media grandezza come le presenze al Giro. Nessuno sembrava potergli stare dietro, e così è: nessuno può stargli dietro.
Nella tappa mitica del Galabier, il Cannibale gentile, fa onore alla storia con la sua solita impresa, realizzata quasi in surplase. Con una squadra in forma di corazzata, dopo aver controllato la gara, durante la fuga di giornata, prima con un paio dei suoi fa il primo vuoto.
Gli vengono dietro Roglic, Evenepol e Vinghegard. Ad una ventina dall'arrivo seconda progressione mentre la strada s'impenna, resiste solo Vinghegard, ma per poco.
Fuga solitaria. Sempre composto, sempre sui pedali, sembra volare Tadej, quando prende la discesa, con quello stile impeccabile. E chilometro dopo chilometro, prende secondi al gruppetto degli aspiranti competitor, uniti all'inseguimento. Alla fine il distacco sarà di 35 secondi. La maglia gialla è sua, e solo gli dei gliela possono togliere.
Nelle tappe immediatamente successive, fatte per i velocisti, in attesa della cronometro, Pogacar, con la sua squadra si è limitato a controllare, arretrando sulle volate, come quella ad esempio vinta da Kavendish, la sua 35 tappa al Tour, superando il primo Cannibale della stoia, Eddy Merckx.
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