L'affermazione d'imperio del Campionissimo sloveno alla 111a edizione del Tour de France, dopo averne vinti altri due e aver conseguito quest'anno la doppietta con la vittoria al Giro, catapulta nella storia il suo schema di corsa, facendolo avvicinare al primo grande Cannibale: Eddy Merckx. di Marco Marano Fate largo, dunque, al nuovo imperatore del ciclismo contemporaneo: Tadej Pogacar. Il nuovo cannibale, anzi il cannibale gentile ha imposto anche al Tour de France il suo potere assoluto. E lo ha fatto “stracciando” fior di campioni, diversamente dal Giro, i campioni dell’oggi: dal vecchio Primoz Roglic , ritiratosi per incidente, all’antagonista di sempre Jonas Vingegaard , presentatosi in spolvero dopo l’infausto incidente, di pochi mesi fa. E ancora Remco Evenepoel , l’altro competitor delle corse a tappe. Lo schema Pogacar Li ha eliminati dal gioco applicando il suo originale schema di corsa : prendere la maglia nei primissimi giorni, attaccare negli ultimi chilo
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